sabato 28 marzo 2015

#TheStory pt.1

Eccoci qua.. Una e mezza di notte, un divano, una coperta è una camomilla dopo una lunga giornata. Una lunga giornata di vittorie. Sapete perché? Oggi ho vinto io. Oggi ho dimostrato a me stessa di aver superato ogni limite e di avvicinarmi giorno dopo giorno a tornare la ragazza spensierata di una volta. Perciò si, sono pronta.. Sono pronta a raccontarmi, sono pronta a togliere la maschera, sono pronta a piangere ricordandomi tutto, a scrivere ciò che ho passato.. A raccontare delle mie 'origini'.. La mia storia.
Suona strano ma non ho mai voluto ripercorrere tutto. Ho semplicemente evitato questo momento perché ho promesso a me stessa che l'avrei fatto una volta guarita... Lo sono? Beh se non del tutto, sono sulla buona strada! 
Quindi si, sono pronta, partiamo. 
Premetto che non so se vi possa interessare, ma semplicemente lo sto facendo per me.. Voglio che questo sia un segno, una data importante da appuntare perché finalmente mi 'scopro'.

Tutto nacque quand'ecco ancora molto piccola.. Vivevo con la mamma, la nonna e la zia in una casa piena d'amore di sole donne! Il nonno aveva lasciato la nonna per un'altra e quindi ci ritrovavamo in quattro donzelle a condividere la casupola!
'Perché non vivi con tua mamma e tuo papà?!' Tipica domanda. 
Mia mamma e mio papà hanno sempre avuto un rapporto particolare. Non sono mai stati sposati e lui dopo essersi separato molto giovane dalla prima moglie, si innamorò di mia madre. Alla mia nascita non era pronto ad assumersi la responsabilità di una figlia così decise di non riconoscermi subito. Porto il cognome di mia madre e ne vado fiera. Dopo qualche mese si ricredette, ma sulla carta io rimango figlia soltanto di mia madre (mi ha fatta da sola ahaha). Mia mamma e mio papà hanno avuto tantissime fasi nella loro turbolenta storia ma hanno saggiamente deciso di non vivere insieme ma di 'trovarsi' nei weekend. Così io passavo i weekend con loro e assaporavo cosa significasse essere una famiglia normale. All'età di 5 anni i miei ruppero definitivamente.
Per un anno non sentii mio padre.
Vedevo mia mamma piangere, mia nonna e mia zia che tentavano di consolarla ma nulla. Dopo qualche mese però si riprese come io ripresi i rapporti con mio papà.. E dopo qualche anno conobbe un altro uomo, il suo attuale marito, si conobbero, si innamorarono e andarono a convivere insieme.
'Perché non sei andata a vivere con loro?' Tipica domanda.
Non ci sono andata perché non conoscevo il compagno e perché stavo troppo bene con la mia quotidianità. Così trovammo il compromesso di comprare due case che sono separate ma molto vicine cosicché io potessi vedere la mamma ogni giorno! 
Dopo un anno si sposarono. All'inizio il compagno della mamma era okay, ma non sapevo molto. Oggi é una delle persone più importanti per me.
E dopo questa, posso raccontare cose più inerenti alla storia. Sono sempre stata una bambina cicciotta. Ho sempre avuto kg di troppo. Nella mia famiglia si mangiava bene, molto e soprattutto la costituzione del nostro corpo era bella tonda! Quindi anche io sarei stata 'robusta e cicciotta'. Mangiavo panini con la soppressa, con la Nutella (non uno!) e altre milioni di cose semplicemente per merenda ed ero una bimba felice. Tranne quando andavo a trovare mio nonno che voleva che io fossi più magra e ogni volta che mi vedeva mi diceva 'Vedrai che se continui così da grande non ti entrerà neanche un vestito, avrai i brufoli e nessun ragazzo ti guarderà'. Mi portò anche da un dietologo quando ero in terza elementare e pesavo già 55 kg! (Feci la 'dieta' per 2 giorni.. Dopo di che... Panetti a sbriga!) comunque sono cresciuta molto spensierata, anche se presa in giro spesso sentendomi chiamare 'cicciona' 'grassottella' 'robusta' 'panino' 'palla'... Ero triste perché le mie amiche erano belle e potevano portare i jeans mentre io a 9 anni vestivo già 13/14.. Ma vabbè.. Non me ne preoccupavi tanto, così anche per le medie, ma arrivata al liceo tutto cambiò. Nel primo anno di liceo venni a conoscenza di diete strane (dukan, zona ecc...) e le ho sperimentate senza alcun risultato per la poca forza di volontà e perché alla fin fine amavo di più il cibo. Però mi innamorai, mi innamorai di un ragazzo in classe mia, magrissimo, altissimo e molto particolare e misterioso. Volevo piacergli ma non sapevo come.
Estate 2012.. Un giorno mi viene proposto di fare una dieta perché mi vedevo particolarmente grassoccia in quel periodo e anche perché in questo modo, una volta tornata a scuola a settembre tutti avrebbero potuto notare i miei progressi! Cominciai a fare la tisanoreica, bevendo schifose bevande e nutrendomi di aria. Così in un mese passai da 71 kg a 64 kg e dissi ciao ciao al ciclo.
A settembre tutti notarono quanto stessi meglio e alimentarono la mia voglia di fare di più.. Supportata da tutti continuai ad essere in dieta.. Una dieta fatta da me, improvvisata.. Totalmente sana se non fosse per il fatto che di carboidrati pochi o nulli.. A dicembre pesavo 56 kg e a Natale ero felicissima dei miei progressi! Tanti complimenti, tanta felicità nel mio nuovo corpo, finalmente la felicità trovata. Ma il ragazzo che mi piaceva, non mi interessava più.. Avevo una nuova ossessione.. L'ossessione da cibo. Stavo attenta a cosa concedermi, a cosa mangiare... Arrivata in gennaio a 54 kg i miei contattarono una nutrizionista perché mi desse una dieta di mantenimento da seguire perché ero arrivata ad essere normopeso e quindi dovevo assestarmi.. La seguii a modo mio fino al compimento dei miei 16 anni nell'aprile del 2013.. Quando pesavo 52/53 kg.. Mi vedevo perfetta, tutti dicevano che lo ero, che ero un esempio da seguire, che ero determinata.. Una forza! Tutto questo potere mi fece porre un obbiettivo.. Volevo arrivare ai 50. Vedere il numero tondo, poi mi sarei piaciuta del tutto. Ed ecco che qualcosa scattò.. Durante l'estate arrivai a pesare 49 kg, ma sapevo che qualcosa dentro di me si stava ammalando... Nell'agosto del 2013 partii per newyork e miami con mia mamma e il mio patrigno convinta che mi sarei concessa ogni ben di dio in fatto di cibo. Sbagliai. Ero costantemente accompagnata da sensi di colpa per ogni cosa che mangiavo.. Tornata in settembre non mi ero pesata ma bastò un semplice commento di mio papà a farmi crollare.. 'Luna ti vedo benissimo dopo la vacanza, prima eri troppo magrina, ora sei perfetta.. Hai messo su un paio di kiletti in America?' Questo mi fece crollare. Cominciai a saltare i pranzi oppure a sostituirli con della frutta, cominciai la terza liceo e a puntare tutto sullo studio. Il cibo era secondario, non avevo più fame. Avevo fame di studio, volevo andare bene a scuola.. Il resto stava scomparendo.. In ottobre mi pesai ed ero 46 kili.. Magra, infreddolita, deperita, ma potente a scuola. La ragazza che non mangiava nulla riusciva ad andare così bene.. Perché? Tutti pensavano io vomitassi, in realtà... Non mangiavo direttamente! A colazione mi concedevo un caffè ed un kiwi, a scuola niente, tornata a casa mentivo dicendo di aver preso un panino o una pizzetta tornando da scuola oppure mi preparavo un pranzo che portavo in camera mia mentre studiavo per poi buttarlo nel water, la sera mangiavo una cucchiaiata di passato di verdura, una foglia di insalata e stop. La mia migliore amica ed altre si preoccuparono.. La mia migliore amica scoprì che tenevo un profilo su Instagram dove postavo come mi sentivo e mi disse che mi avrebbe aiutata. Nel frattempo a casa la situazione era tragica.. I miei disperati, mia nonna terrorizzata per avermi lasciata un attimo da parte ritenendomi abbastanza intelligente da non fare cazzate.. Mio nonno totalmente in depressione perché aveva capito ciò che negli anni aveva combinato.. Ed io che ero sempre più isolata e magra.. Non lo facevo apposta.. Io volevo guarire ma non trovavo la forza. Non sapevo come iniziare. Mia mamma contattò il suo vecchio compagno di classe del liceo, il suo grande compagno di versioni copiate che nel frattempo era diventato un nutrizionista esperto! Fece prendere appuntamento e ci recammo da lui.. Avevo perso tutto. Mi sentivo sola. Pesavo 44 kg, ero denutrita, piena di ritenzione idrica e ignoravo totalmente cosa avrei rischiato di lì a poco. Con degli esami trovarono che mi stavo'mangiando' i muscoli.. Che non avevo nemmeno una percentuale di 5% di grasso nel corpo, non mi reggevo in piedi. Mentre camminavo per la strada cadevo in continuazione perché i muscoli cedevano. 
Venni affidata a due dottoresse sotto la supervisione del nutrizionista maggiore. Una dietista e una psicologa.
È da lì comincio il mio recovery. Pieno di tortuosi percorsi, salite, discese, vittorie, perdite.
Ne ho collezionate tante durante il periodo passato ma vi risparmio.. Complimenti se non vi siete ancora addormentati leggendomi! Grazie a te che hai finito di leggere❤️

Ciò che voglio dire con questo é che nonostante io abbia un passato di cui non vado fiera, di cose che ho fatto per cui mi odierò a vita.. Ora sono felice di ciò che sono, sono cambiata e ho attuato una rivoluzione per farlo.. Una rivoluzione chiamata RECOVERY, la migliore che potessi fare.